Il decreto legislativo n°626 del 1994, chiamata anche, più semplicemente, 626, è la prima legge a carattere generale che raccoglie le direttive comunitarie in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro ed è la legge cardine sulla quale si basa la disciplina della medicina del lavoro.
E' una legge molto importante perché si occupa degli aspetti generali di igiene e sicurezza del lavoro e, modificando le norme che disciplinano la materia, introduce anche in Italia le Direttive Europee.
La 626 si applica in tutti i settori di attività privati e pubblici, (industria, artigianato, commercio, servizi, pubblica amministrazione) dove operano lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, gli assunti a contratto di formazione, i soci di società di fatto e di cooperative, i collaboratori familiari di ditte individuali. Le nuove disposizioni riguardano in particolare:
Rispetto alle leggi già in vigore, la nuova normativa introduce, fra le altre, una fondamentale novità: in base alla 626, il datore di lavoro, non solo deve garantire ai lavoratori condizioni di sicurezza e salubrità, ma è tenuto a valutare i rischi presenti negli ambienti di lavoro. I risultati del processo di valutazione devono essere riportati in una relazione. In questa relazione vengono anche individuate le opportune priorità con le quali attuare le misure di protezione. Il documento resterà valido finché le caratteristiche del luogo di lavoro (ambienti, macchine ed attrezzature, processi di produzione) rimangono le medesime.