Come sempre l’Italia è uno strano paese, entrato in vigore il 15 ottobre il decreto Brunetta non ha spiegato in alcun punto quali fossero le competenti autorità medico legali abilitate al rilascio della fragilità.
Scorrendo fra i vari post dei medici del lavoro, stabilito che non può più essere il medico competente a rilasciare la stessa, si è scoperto un universo di differenti interpretazioni a seconda della regione o addirittura dell’asl di appartenenza.
In alcune regioni è direttamente l’Inail a rilasciare il certificato di fragilità, in altre regioni la asl, in alcune la commissione medico legale della asl e per esempio a Messina se ne occupa una commissione medico legale dell’ASP creata appositamente, in alcune altre il medico di medicina generale.
Il problema dell’Italia in fondo non sono le centinaia di leggi i dpcm ect ma che nella stragrande maggioranza dei casi queste nuove disposizioni non sono mai seguite dai decreti attuativi e come sempre ogni regione dà indicazioni diverse.
Il consiglio è quello di informarsi presso il competente dipartimento asl di prevenzione per sapere a chi rivolgersi in caso di lavoratori fragili previsti dal decreto Brunetta
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