Come è cambiata la medicina del lavoro dopo il coronavirus?

07/07/2020
Autore: Dott. Paolo Aceti

Come è cambiata la medicina del lavoro dopo il coronavirus?

Molte cose sono cambiate, dopo le avvisaglie a fine febbraio della pandemia, nessuno si sarebbe mai aspettato che il modo di effettuare la sorveglianza sanitaria sarebbe cambiato per sempre.

In primis cosa più evidente, non si possono ancora effettuare buona parte degli accertamenti, questo vale per le spirometrie, ma anche per le audio e per gli stessi visiotest

Il secondo aspetto che è cambiato è la tempistica della visita stessa: se prima occorreva a seconda del medico, X di tempo per visitare un paziente, dopo il covid ci vuole X+Y per le inevitabili sanificazioni/igenizzazioni degli ambienti fra un paziente e l’altro.

Il rapporto con il paziente è diventato inevitabilmente molto più distaccato.

Il tempo che prima veniva utilizzato per la maggior parte nelle visite mediche oggi si è ridotto drasticamente a causa di continue conference call, protocolli, riunioni.

Fra le incombenze del MC  si è aggiunta anche la gestione dei soggetti fragili, cosa meno semplice e molto dispendiosa in termini di tempo di quello che si possa pensare.

In ultimo ma non per questo meno importante la gestione   di tutti coloro che decidono di effettuare i test sierologici; almeno qui in Lombardia in caso di positività buona parte del percorso successivo è sulle spalle del medico del lavoro                

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