Cornoavirus: alcuni chiarimenti

13/03/2020
Autore: Dott. Giorgio Codecà

Cornoavirus: alcuni chiarimenti

Il Coronavirus identificato a Wuhan, in Cina, per la prima volta alla fine del 2019 è un nuovo ceppo virale che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo e la malattia respiratoria che provoca si chiama Covid-19.

Come altre malattie respiratorie, il nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie.

I coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un’altra attraverso:

-        la saliva (tossendo e starnutendo)

-        contatti diretti personali

-        le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi

-        una contaminazione fecale (raramente).

Sulla base dei dati al momento disponibili, l’OMS ribadisce che il contatto con i casi sintomatici (persone che hanno contratto l’infezione e hanno già manifestato i sintomi della malattia) è il motore principale della trasmissione del nuovo coronavirus 2019-nCoV. L’OMS è pure a conoscenza di una possibile trasmissione del virus da persone infette ma ancora asintomatiche, ma in base a quanto già noto sui coronavirus (ad es. MERS-CoV), sappiamo che l’infezione asintomatica dovrebbe essere rara e che la trasmissione del virus da casi asintomatici molto rara. Sulla base di questi dati, l’OMS conclude che la trasmissione da casi asintomatici probabilmente non è uno dei motori principali della trasmissione del nuovo coronavirus 2019-nCoV.

Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. Vengono curati i sintomi della malattia (così detta terapia di supporto) in modo da favorire la guarigione, ad esempio fornendo supporto respiratorio.

La maggior parte delle persone infette da coronavirus comuni guarisce spontaneamente.

 

Coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso, ma devono chiamare il numero unico per la Lombardia 800 89 45 45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare. Per informazioni generali chiamare il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie croniche come il diabete e le malattie cardiache, mentre i bambini contraggono una forma lieve. La Regione Lombardia ha attivato tutte le misure preventive necessarie; la task force regionale sta operando in stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione Civile. Per il resto della Lombardia (al di fuori quindi della cosiddetta area rossa) valgono invece le disposizioni contenute in una successiva ordinanza che, tra le altre cose, prevede la sospensione di manifestazioni di qualsiasi natura, la chiusura di scuole di ogni ordine e grado, la sospensione dell'apertura al pubblico per i musei e i cinema e la chiusura di alcune attività commerciali in determinati giorni e fasce orarie. 

 

 

Per prevenire l’infezione si devono seguire alcune regole semplici:

-        Lavarsi frequentemente le mani (per almeno 20 secondi). In mancanza di sapone liquido utilizzare un disinfettante per mani a base di alcol al 60%

-        Evitare il contatto ravvicinato con persone affette da tosse o raffreddore mantenendo una distanza di circa un metro e mezzo

-        Evitare di toccare occhi, naso e bocca prima di essersi lavate accuratamente le mani

-        Coprire bene naso e bocca se si tossisce o starnutisce

-        Pulire accuratamente la superficie di scrivanie, tastiere, telefoni con disinfettanti a base di cloro

-        Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si assistono persone malate. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di indossare una mascherina solo se si sospetta di aver contratto il Coronavirus, di avere avuto contatti con persone rientrate dalla Cina o se si è preso cura di una persona con sospetta infezione, in quanto il loro utilizzo ha lo scopo di evitare il diffondersi dell’epidemia e non quello di prevenirla. L’uso di mascherine con filtro (ffp3) è riservato agli operatori sanitari; per il resto della popolazione, se necessario, sono sufficienti mascherine chirurgiche.

NB: segnalo che il Dipartimento di Igiene e Prevenzione dell’A.T.S di Milano informa che nel caso in cui ci si trovi nello stesso ambiente, anche chiuso, con cittadini residenti in zona rossa ma al di fuori della stessa zona rossa, non sono previste particolari misure di prevenzione o di profilassi.

A scopo puramente precauzionale, se nei 14 giorni dalla data in cui è avvenuto il contatto si dovessero riscontrare problematiche di sindrome respiratoria e/o simili in generale, si suggerisce di rivolgersi al proprio medico curante o ai numeri telefonici appositamente istituiti, dandone informazione. 

Gli animali da compagnia non trasmettono il virus, come pure i prodotti provenienti dalla Cina.

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