Un altro importante quesito ci viene posto giornalmente soprattutto dalle PA.
Il luogo di conservazione delle cartelle sanitarie è stabilito per legge e deve essere indicato al momento della nomina del medico competente.
Differentemente da quello che si può pensare il luogo che può essere o presso l’azienda con la salvaguardia del segreto professionale, o presso lo studio del medico, non può essere deciso unilateralmente dalla azienda o dall’ente ma deve essere concordato con il medico competente stesso.
A nostro avviso la cosa più logica da fare è tenere le cartelle cliniche in azienda per svariati motivi: il primo logicamente ovvio, che i documenti meno si muovono meno hanno la probabilità di perdersi, il secondo che nei cambi di medici che spesso avvengono negli enti pubblici inevitabilmente qualcosa finisce per rimanere a questo o a quel professionista.
In ultimo la presenza delle cartelle cliniche in azienda permette di gestire meglio il personale pensionato o dimesso e di evitare che in caso di problemi diventino strumento di contenzioso con il medico precedente
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