Molte aziende (o meglio molti datori di lavoro), purtroppo, pensano però a questa formazione esclusivamente come un costo e mai come un'opportunità di miglioramento (oltre che un obbligo di legge).
Poche aziende sono tuttavia a conoscenza del fatto che tale formazione può essere eseguita anche mediante la partecipazione a fondi interprofessionali, in grado di coprire tutte o buona parte delle necessarie spese da affrontare per organizzare le opere formative.
Tali fondi sono costituiti perché il datore di lavoro possa destinare loro una piccola percentuale del contributo INPS, del quale si può poi avvalere per la formazione. Nessun costo aggiuntivo quindi per il datore di lavoro, che comunque dovrebbe versare quella percentuale: decide semplicemente di versarla ad altro destinatario.
Il cumulo ottenuto può essere usato, previa rendicontazione, per assolvere agli obblighi di formazione in salute e sicurezza. E' sufficiente quindi aprire un Conto Formazione per accantonare risorse, per poi accedervi successivamente. Molti sono i fondi interprofessionali presenti in Italia, tra cui Fondimpresa, FondArtigianato, Fonditalia ecc.
L'adesione è un atto non complesso e gratuito, che avviene mediante un flusso Uniemes che va trasmesso all'INPS.
Ed in questo modo è possibile accantonare risorse, comunque dovute, per poter sostenere, per esempio, la formazione dei propri mulettisti, o dei propri addetti antincendio o dei propri addetti primo soccorso.
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