Il ruolo da Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è un compito cruciale all’interno delle aziende, spesso e volentieri anche più dello stesso RSPP.
La motivazione è semplice: è sistematicamente a contatto con i processi produttivi dell’azienda, perché li vive ogni giorno e nello stesso modo è ha contatto con le criticità dell’azienda stessa.
I compiti che il legislatore gli affida, dopo una formazione di 32 ore sono davvero vasti, impegnativi e con molte incombenze.
Il RLS, proprio perché eletto dai lavoratori, è investito di un ruolo che è una via di mezzo fra il lavoratore stesso e la dirigenza.
È in grado di farsi carico delle indicazioni dei colleghi relativamente alle carenze riscontrate in merito alla sicurezza, di verificarle personalmente e di riportarle direttamente e immediatamente ai vertici dell’azienda.
A cosa partecipa RLS?
Il RLS partecipa a tutto il processo di prevenzione dei rischi e ha voce in capitolo nella stesura del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Nel campo della prevenzione è anche un punto di raccordo con i sindacati, con i quali può evidenziare particolari criticità dell’azienda stessa.
Cosa succede in caso di visita ispettiva?
In caso di visita ispettiva degli organi preposti viene spesso interpellato in merito a problemi relativi alla sicurezza.
Può segnalare al medico competente criticità dal punto di vista sanitario e interpellarlo in merito a dubbi.
Fare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è un compito molto gratificante, pone il RLS come intermediario fra istituzioni, azienda, lavoratori e sindacati. Il fine ultimo è ovviamente migliorare la sicurezza in azienda ed evitare gli infortuni dei colleghi.
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