Manuale anma del medico competente parte terza : il cliente

04/09/2024
Autore: Dott. Giorgio Codecà

 

Il manuale del medico competente: il cliente

Manuale anma del medico competente parte terza : il cliente


3.1             IL CONTESTO DI MERCATO

Come è noto il mercato del lavoro influisce fortemente sulle possibili scelte contrattuali, con dinamiche spesso più complesse che non il semplice rapporto tra domanda e offerta. D’altra parte è vero anche l’inverso: i rapporti di forza tra le parti sociali, le norme di legge e le consuetudini culturali possono influenzare fortemente i rapporti di lavoro, i contratti e di conseguenza il mercato stesso.

Ciò vale anche per il Medico Competente che tuttavia si trova ad operare in un contesto che presenta alcune peculiarità molto specifiche:

  • il mercato non è libero, in quanto sussiste per molti DL l’obbligo di nominare un Chi non ha l’obbligo spesso non si sogna nemmeno di avere un referente sanitario;
  • esiste un regime di monopolio, in quanto l’esercizio delle funzioni di MC è riservato a professionisti in possesso dei titoli e requisiti di cui all’articolo 38 del D.Lgs. 81/08;
  • per più del 50% dei MC la professione di MC è un secondo lavoro, spesso secondario rispetto alla professione prevalente;3
  • allo stato esiste ancora un forte squilibrio tra domanda e offerta, specie in alcune zone del In genere è più difficile per un DL trovare un MC di suo gradimento che per il MC trovare un cliente che lo soddisfi; tale situazione sembra in miglioramento con l’aumento dei posti in specialità, ma rimane ancora un forte divario, per cui quasi tutti i MC sono poco disponibili a prendere nuovi clienti, se non lasciandone altri;
  • esistono ancora ampie aree di mercato che conoscono poco o niente la medicina occupazionale e la considerano solo un onere passivo a cui si è obbligati;
  • l’ingresso nel mercato di numerose società di servizi ha determinato una concorrenza fortissima sui prezzi, con conseguente forte perdita di valore della medicina d’azienda che talvolta viene offerta come un accessorio collaterale al business principale (in genere sicurezza, formazione e anche antincendio …), o addirittura come un optional;
  • alcune gare di appalto pubbliche hanno rafforzato questa tendenza con compensi al ribasso e senza nessuna valorizzazione dei compiti del MC;
  • d’altra parte se queste situazioni persistono e talvolta sono vincenti è perché trovano una ampia disponibilità di molti MC a soggiacere a queste C’è sicuramente un facile incontro tra una domanda che vuole il minimo indispensabile per la mera applicazione della legge e non avere guai con OO.VV e l’offerta di una professione scarsa di contenuti se non la mera esecuzione della sorveglianza sanitaria, fatta spesso frettolosamente e superficialmente, e l’osservanza del tutto formale degli altri compiti del MC; purtroppo assistiamo spesso al disinteresse sostanziale dei lavoratori, al di là dei riti e delle forme sindacali, per queste attività o alla meraviglia quando il nuovo MC si presenta con un modello diverso;
  • la domanda è molto diversificata: accanto a DL come sopra descritti, alcuni (e forse non così pochi come si crede) apprezzano un collaboratore serio, preparato e disponibile, anche perché ne hanno già fatto esperienza, specie se ci si pone come referente globale sanitario e non solo come colui che applica l’articolo 43 del D.Lgs. 81/08. Spesso però a fronte dell’apprezzamento non vi è grande disponibilità al riconoscimento economico;
  • spesso la bassa qualità giocata sui volumi è vincente dal punto di vista economico mentre al contrario chi cerca di offrire un modello di qualità trova molte difficoltà a illustrare e a fare capire i contenuti concreti del modello, che viene apprezzato e economicamente riconosciuto solo dopo un periodo non breve di collaborazione;
  • i MC giovani, neospecialisti o comunque con poca esperienza non conoscono il mercato, le realtà aziendali e purtroppo nemmeno hanno chiaro cosa sono chiamati a fare; c’è un grave problema di formazione post specialità, non solo per gli aspetti professionali e tecnici, ma anche per quelli economici e amministrativi;
  • queste situazioni sono anche territorialmente molto diversificate, regioni diverse hanno realtà diverse per tipologia di aziende che determinano mercato, cultura, bisogni, esperienze;
  • la classica distinzione tra Grandi Imprese con una cultura di medicina occupazionale e PMI con scarsa cultura è un luogo Ci sono grandi aziende a cui della medicina aziendale importa poco o nulla e piccole imprese in cui il DL che spesso coincide con la proprietà ha molto a cuore il benessere dei propri dipendenti e ascolta moltissimo il MC;
  • in genere il momento più difficile è quello dell’offerta:
    • nelle medie e grandi imprese spesso l’interlocutore in fase di offerta capisce molto poco di medicina del lavoro (nel 90% dei casi dei partecipanti è l’ufficio acquisti) ed è orientato solo alla valutazione economica; spesso vengono definiti “criteri di gara” che premiano solo la convenienza economica anziché la qualità.
    • nelle piccole imprese è talvolta difficile andare oltre alla sorveglianza sanitaria;

In questo contesto i MC si trovano in una situazione fortemente contraddittoria, unico caso in cui in una situazione di domanda che eccede l’offerta subiscono la concorrenza al ribasso di colleghi che offrono prodotti di bassa qualità.

3.2             TIPOLOGIE DI RAPPORTI PROFESSIONALE

Nel tempo le tipologie contrattuali che si riscontrano sul mercato si sono ampiamente consolidate:

  • liberi professionisti che operano singolarmente, talvolta con l’aiuto di parasanitari o collaboratori amministrativi. Sembravano destinati a scomparire, ma invece pare che continuino a occupare una buona parte del Probabilmente scompariranno con il pensionamento degli attuali.
  • Liberi professionisti che collaborano con società di servizi:
    • centri servizi “storici”, fortemente strutturati e con volumi di affari importanti, in genere con servizi di un certo livello Restano comunque fortemente orientati al rendimento economico; hanno spesso difficoltà a reperire MC disponibili, che costituiscono il “collo di bottiglia” all’ampliamento del business, in quanto non riescono a retribuirli come vorrebbero, perché non riescono a scaricare oltre un certo limite il costo di un MC di qualità sul cliente;
    • centri servizi di nascita più recente, orientati quasi solo alla medicina del lavoro, che cercano di offrire un servizio di alta qualità; hanno difficoltà a reperire MC all’altezza;
    • società varie che operano nell’ambito della sicurezza, molte nate negli ultimi anni da vecchi addetti alla sicurezza che si sono messi in proprio e che offrono il MC a basso prezzo e come unica caratteristica l’ottemperanza alle norma (la firma del MC al posto giusto).

Le società di servizi sembravano destinate a prevalere rapidamente sul mercato, specie quelle in grado di offrire un’offerta chiavi in mano, ma non è stato così o almeno non così veloce- mente, probabilmente frenate dalla concorrenza feroce sui prezzi e dalla difficoltà di reperire medici competenti senza retribuirli adeguatamente.

  • Società fondate da MC che si sono strutturati in realtà più o meno complesse ma che tendo- no ad offrire un servizio completo chiavi in mano, almeno per quanto riguarda la medicina del lavoro; talvolta hanno collaboratori MC, ma il più delle volte tutto ruota attorno al MC fondatore e ai suoi familiari; sembrano in espansione, specie nelle forme ibride tra il libero professionista puro e le società più
  • Studi associati di MC, più o meno strutturati come le società di cui sopra, ma che per la maggior parte hanno i MC come soci dello studio. Rappresentano un possibile futuro da seguire
  • MC dipendenti: ma ne esistono ancora? Forse qualcuno come dipendente ospedaliero. Comunque sarebbero una quota

Le società di servizi non devono essere demonizzate, spesso svolgono un ruolo prezioso di supporto per il MC, per la ricerca dei clienti e la gestione dell’attività e non sono da trascurare gli aspetti formativi nei confronti dei giovani MC. Va condannato e combattuto chi semplicemente lavoro male.

3.3             REQUISITI MINIMI DEI CONTRATTI

Considerando l’estrema variabilità dei clienti sul mercato, proporre un modello valido per tutti è praticamente impossibile. Alcuni contenuti sono tuttavia imprescindibili:

  • modalità di svolgimento dell’incarico
  • oggetto dell’incarico
  • modalità di collaborazione alla
  • attribuzione dei rischi effettivi a cui ciascun lavoratore è esposto
  • funzioni aziendali referenti
  • durata e modalità di risoluzione
  • obblighi informativi
  • normativa privacy e gestione dei dati sanitari
  • clausole rescissorie

In allegato SCHEDA 4_AC si riporta il modello di contratto proposto da ANMA nel 2016(3).                    

3.4           PUNTI PARTICOLARMENTE CRITICI

Alcuni aspetti del contratto meritano particolare attenzione per la loro importanza e per la difficoltà di modalità chiare e non vaghe e imprecise:

  • In fase di offerta avere consapevolezza e saper presentare cosa si vende: problema della de- finizione, anche contrattuale, di un modello di MC facilmente comprensibile anche dai non addetti ai È una delle finalità di questo manuale.
  • Definire con cura compiti, limiti e tempi delle funzioni di collaborazione, in particolare per collaborazione alla VdR.
  • Garantire l’indipendenza di giudizio del MC
  • Definizione dei confini di compiti consulenziali non previsti dal Lgs. 81/08
  • Definire con chiarezza i referenti aziendali delegati dal DL, specie con i componenti del SPP.
  • Compiti e funzioni dell’eventuale Medico Coordinatore e rapporti con MC coordinati (vedi l’apposito capitolo).
  • Gestione di eventuali sostituzioni, secondo le indicazioni introdotte dal DL 48/23 già
  • Problematiche particolari nei rapporti con le società di servizi e nei rapporti dei medici che collaborano con studi associati

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