Quale è il protocollo sanitario dei vigili urbani?
In passato prima della legge 626/94 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1994/11/12/094G0610/sg e ancora prima il dpr 303/56 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1956/04/30/056U0303/sg erano le uniche leggi che in qualche modo normavano alcune mansioni lavorative nelle aziende, il problema vero è che riguardava solo alcune categorie di lavoratori e sicuramente i dipendenti della polizia locale non erano fra questi . Resa obbligatoria la sorveglianza sanitaria con la 626 per tutti i lavoratori i medici si sono posti il problema di creare un protocollo sanitario che tenesse conto dei rischi lavorativi
Quale è stato il primo protocollo?
Visita medica annuale
Spirometria
Emocromo+ piombemia
Va tenuto conto che la cosiddetta benzina rossa è stata abolita nel 1985 per molti anni si è continuato ad utilizzare questo protocollo fino che una categoria di veicoli (anni 2000 )è stata totalmente rottamata.
Come si è evoluto il protocollo?
Negli anni il protocollo è diventato questo:
Visita medica annuale
Spirometria
Emocromo
Ecg biennale > 50 ed eventuale visita cardiologica a parere del medico competente
Valutazione morfo-funzionale del rachide
E per quei lavoratori che utilizzano anche il pc
Visio test biennale quinquennale a seconda dell’età
L’ecg è stato intelligentemente aggiunto consci del fatto che tutti coloro che svolgono mansioni di pattuglia hanno un notevolissimo stress termico (caldo freddo) per i frequentissimi cambi di temperatura
A tutti noi è sembrato un protocollo sanitario estremamente logico, privo di accertamenti inutili e completo
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