Salute e sicurezza sul lavoro, la Relazione INAIL 2022 prima parte

10/01/2024
Autore: Dott. Paolo Aceti

Salute e sicurezza sul lavoro, la Relazione INAIL 2022 prima parte

Salute e sicurezza sul lavoro: la relazione inail 2022 

Il commissario straordinario dell'INAIL Fabrizio D'Ascenzio  illustra la relazione sul 2022 - prima parte

Casi mortali in calo, il 60% è avvenuto “fuori dell’azienda”. Le denunce di infortunio mortali sono state 1.208, con una riduzione del 15,2% rispetto alle 1.425 del 2021.

Questa riduzione è interamente correlata ai decessi causati dal contagio da Covid-19, passati dagli oltre 230 casi del 2021 agli 8 del 2022.

Gli infortuni mortali accaduti  sul lavoro sono stati 606, in calo del 21,7% rispetto ai 774 dell’anno precedente. Quelli avvenuti “fuori dell’azienda” sono 365, pari a circa il 60% del totale (45 casi sono ancora in istruttoria). Gli incidenti plurimi, che hanno cioè causato la morte di più lavoratori, nel 2022 sono stati 19 per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali.

Le denunce di malattia professionale sono in crescita del 9,9% rispetto al 2021. I dati del 2022 indicano anche un aumento delle denunce di malattia professionale in confronto al 2021 e soprattutto rispetto al 2020, anno in cui il fenomeno risultava ridotto a causa della pandemia. Le patologie lavoro-correlate denunciate all’Istituto sono state quasi 61mila, in crescita del 9,9% rispetto alle oltre 55mila del 2021 e in calo dello 0,9% rispetto alle oltre 61mila del 2019. Al momento è stata riconosciuta la causa professionale a circa 22mila casi, mentre il 9% è ancora in istruttoria. Le denunce riguardano le malattie e non i lavoratori ammalati, che sono circa 42mila, di cui 16.500 con causa professionale riconosciuta.

“L’invecchiamento della popolazione lavorativa  tra le cause che aumentano l’esposizione al rischio”. 

Rivolgendosi al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, e alle altre autorità presenti, D’Ascenzo ha sottolineato che “tra i fattori che stanno incidendo sull’andamento di infortuni e malattie professionali c’è l’invecchiamento della popolazione attiva”. L’allungamento della vita lavorativa “costituisce ormai un fenomeno che investe tutti i settori lavorativi e che ha aumentato l’esposizione al rischio nelle età più avanzate, a causa di uno spostamento in avanti dell’età pensionabile e di un mancato ricambio generazionale. L’incidenza degli infortuni degli over 50enni, infatti, è in aumento ed è pari al 36,4% degli infortuni in complesso e al 50,5% dei casi mortali”. Come evidenziato dal commissario straordinario, la sanità e assistenza sociale è il settore di attività più colpito, a causa dei numerosi contagi da Covid del 2022. Al netto delle infezioni, però, il primo posto spetta alle costruzioni, in cui si registra anche il numero più alto di casi mortali, seguito dai trasporti e dal commercio.    

Bisogna aumentare la sinergia tra istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese”. Per D’Ascenzo, “la presentazione della Relazione annuale Inail offre l’opportunità di riaffermare con forza la necessità di pianificare efficaci e mirate strategie di prevenzione per abbattere l’intollerabile numero di incidenti sul lavoro e malattie professionali”. È indispensabile, inoltre, “insistere per consolidare ulteriormente la sinergia tra istituzioni, parti sociali, lavoratrici, lavoratori e imprese, sollecitando un confronto costante con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione per la crescita sociale ed economica del Paese”.

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