Come si potrà verificare dal grafico in allegato, diminuiscono sensibilmente negli ultimi anni gli infortuni sul lavoro mortali, frutto di una maggiore cultura in materia di prevenzione e dall’introduzione dopo la 626 di una normativa stringente; questa decrescita si rileva anche per gli infortuni in generale che sono anch’essi in costante diminuzione da 20 anni, anche se non con una riduzione così elevata.
Merito sicuramente dell’introduzione dell’81/08, (fra l’altro ad oggi non ci sono ancora studi statistici che ci possono dire quanto ha inciso la presenza della sorveglianza in azienda nella diminuzione di patologie correlate al lavoro)grande merito va al progetto di formazione continua voluto dalla comunità europea, ma ancora molto deve eesre fatto.
Non si potrà mai arrivare a un totale di infortuni zero in azienda, ma sicuramente ancora molto potrà essere fatto sviluppando l’autocoscienza del lavoratore e il senso critico dello stesso.
Ritengo che oggi la normativa sia patrimonio comune, tutti conoscono i rischi, ma spesso e volentieri si ritiene, magari conoscendo bene un processo ripetitivo e conoscendo se stessi, di poter sorvolare o rendere più leggere le norme poste alla tutela della salute del lavoratore stesso. Oggi vediamo prevalentemente infortuni causati dall’allentamento delle procedure di sicurezza in azienda, ad esempio scollegando la protezione di un macchinario convinti che nulla possa accadere.
Il futuro lavoratore dovrà essere un individuo che dopo essere stato formato applica un processo quasi maniacale ogni giorno della sua vita.
Cultura della prevenzione come processo giornaliero della propria vita lavorativa
Personalmente non credo si possano introdurre altre norme e sanzioni nell’ambito della sicurezza. Le norme ci sono, vanno solo applicate e migliorata con ancor più impegno da parte dei formatori, nell’inculcare la cultura della sicurezza .
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